Sulla rinuncia dei soci ai crediti novità normative da interpretare
Non è chiaro il coordinamento con la disciplina della deducibilità delle perdite derivanti da atti abdicativi
A partire dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 7 ottobre 2015, l’art. 88 comma 4-bis del TUIR, introdotto dall’art. 13 comma 1 del DLgs. 147/2015 (decreto internazionalizzazione), prevede che la rinuncia del socio a un proprio credito costituisca, per la società partecipata, una sopravvenienza attiva imponibile – ai fini della determinazione del reddito d’impresa – per la sola quota che eccede il valore fiscale del credito, così come desumibile dalla dichiarazione sostitutiva di atto notorio rilasciata dal socio.
In mancanza, si presume che il valore fiscale del credito sia pari a zero, con l’effetto che la remissione è interamente tassabile in capo alla società che ne ha beneficiato.
Sul punto, la Fondazione nazionale dei commercialisti – con un ...
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