Accertamento ai tassisti da ponderare con attenzione
Il diritto di chiamata compensa i tragitti «a vuoto» effettuati per recarsi dal cliente
La C.T. Reg. della Toscana, con la sentenza n. 1079/29/16 del 10 giugno 2016, ha statuito in tema di ricostruzione induttiva dei redditi di un tassista.
Nel caso di specie il contribuente impugnava l’avviso di accertamento notificato dall’Agenzia delle Entrate, con il quale veniva elevato il reddito ai fini IRPEF da 12.442 a 60.585 euro.
Il contribuente contestava in particolare la legittimità dell’accertamento e le modalità di calcolo usate dall’Ufficio, anche considerato che dagli studi di settore risultava congruo, con la conseguenza che, a suo avviso, l’Ufficio non aveva il potere di rideterminare il reddito denunciato. Il contribuente contestava poi il fatto che fossero stati utilizzati dati relativi a tariffe, percorrenze e tempi di lavoro non reali.
Nel costituirsi ...
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