Lavorazioni intracomunitarie in Italia con regime IVA differenziato
Conta la condotta post lavorazione: l’introduzione dei beni non rileva solo se questi rientrano nello Stato membro d’origine
La crescente integrazione del mercato unico dell’Unione europea consente alle imprese di realizzare alcune fasi del ciclo produttivo in altri Stati membri. La vocazione manifatturiera e artigianale delle imprese italiane, in particolare, ha indotto alcune aziende europee ad avvalersi delle prime per particolari lavorazioni. Le ragioni possono essere legate alla ricerca di standard qualitativi più elevati o alla necessità di ottenere manipolazioni specifiche non offerte dagli operatori stranieri.
I beni, una volta terminata la lavorazione, possono rientrare nello Stato membro d’origine, essere commercializzati direttamente in Italia o essere ceduti e spediti ad acquirenti che si trovano in un altro Paese (comunitario o extracomunitario).
Ai fini IVA, pertanto, sono principalmente ...
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