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Domenica, 8 giugno 2025

FISCO

I termini per l’accertamento non raddoppiano per l’accomandante

Occorre sempre un serio sospetto circa la commissione di un reato fiscale

/ Alessandro BORGOGLIO

Martedì, 30 agosto 2016

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Non opera il raddoppio dei termini di accertamento nei confronti del socio accomandante di una società in accomandita semplice, atteso che a questi non è imputabile alcuna responsabilità per l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, reato – costituente presupposto per il raddoppio dei termini – ascrivibile esclusivamente al socio accomandatario, il quale detiene quel potere decisionale e di rappresentanza della società di cui, invece, è sprovvisto l’accomandante. È questo l’importante principio desumibile dalla sentenza n. 5637/2016 della C.T. Prov. di Milano.

Si ricorda brevemente che l’art. 37, commi 24 e 25, del DL 223/2006, nel modificare gli artt. 43 del DPR 600/1973 e 57 del DPR 633/1972, che disciplinano i termini di decadenza per l’esercizio dell’attività ...

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