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IMPRESA

Attività preliminari indispensabili per la stima delle aziende in crisi

È necessario verificare il possesso dei requisiti professionali, i rischi associati all’incarico e l’adeguatezza del compenso

/ Michele BANA

Lunedì, 20 febbraio 2017

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Le “Linee guida per la valutazione di aziende in crisi”, recentemente pubblicate da Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili e Società italiana dei docenti di ragioneria e di economia aziendale (si veda “Linee guida specifiche per la valutazione delle PMI in crisi” del 28 dicembre 2016), ritengono che, prima di accettare l’incarico propostogli, il professionista stimatore debba valutare – analogamente all’attestatore di cui all’art. 67, comma 3 lett. d) L. fall. (di cui al RD 267/42) – il rischio che presenta l’attività da svolgere, la propria competenza e l’esistenza dei requisiti professionali previsti per l’accettazione ed esecuzione dell’incarico, la propria indipendenza e terzietà in relazione

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