Via libera della Cassazione al «balneometro»
Si tratta sempre di un accertamento presuntivo, simile al tovagliometro o al vinometro
Con una precisione temporale tanto fortuita quanto sorprendente, poco prima dell’arrivo della stagione estiva, la Corte di Cassazione avalla quello che, se si traesse spunto dalla terminologia giornalistica coniata in casi simili (“tovagliometro”,”bottigliometro”, “farinometro” ecc.), potrebbe definirsi “balneometro”.
Ci si riferisce alla pronuncia n. 13561/2017, che ha affrontato il caso di uno stabilimento balneare che, nonostante disponesse di un numero di ombrelloni e lettini superiore a quello indicato dagli studi di settore, dichiarava – per l’anno di imposta 2003 – un reddito, pari a 7.428 euro, giudicato irrisorio dal competente ufficio impositore, tant’è che quest’ultimo procedeva all’accertamento adottando ...
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