Dibattito aperto sul doppio binario sanzionatorio in materia tributaria
Di recente la CEDU ha ritenuto legittima la doppia sanzione se tra i procedimenti intercorre una stretta connessione sostanziale e temporale
/ Antonio CRIMINISI e William CRIMINISI
Martedì, 3 ottobre 2017
La sentenza Grande Stevens del 4 marzo 2014 ha catalizzato l’attenzione di dottrina e giurisprudenza sul principio del ne bis in idem, animando – anche per via del successivo intensificarsi delle pronunce in materia – un articolato dibattito che ha contribuito, in più occasioni, a ingenerare non poche incertezze sulla corretta individuazione dei presupposti applicativi dell’istituto.
A sparigliare ulteriormente le carte è stato l’intervento della Corte europea dei diritti dell’uomo la quale, nella causa A. e B. c. Norvegia del 15 novembre 2016 sul tema della legittimità del sistema sanzionatorio di doppio binario amministrativo e penale, è pervenuta a conclusioni che paiono mettere in seria discussione alcuni punti ritenuti, fino a quel momento, quasi pacifici (oppure
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