Lanciamo spunti per un confronto sull’inserimento dei giovani negli studi
Gentile Redazione,
prendendo come base di partenza la generalizzata situazione di difficoltà dei commercialisti italiani e il conseguente e inevitabile calo delle iscrizioni, noi di Unione Giovani Commercialisti di Vicenza abbiamo realizzato un’indagine, intervistando gli studenti del 3° anno della facoltà di Economia all’Università di Verona, polo di Vicenza, per cercare di comprendere quali fossero le tendenze professionali tra i giovani universitari.
È emerso che solo uno studente su tre è interessato a iniziare l’attività di commercialista – a conferma della perdita di appeal della professione – considerata troppo impegnativa per responsabilità e competenze richieste rispetto alla prospettiva di reddito conseguibile – e ben il 26% degli intervistati ha dichiarato di aver modificato il proprio orientamento iniziale relativamente al lavoro da svolgere dopo la laurea, confermando con ciò il clima di incertezza che governa la società (e le generazioni) di oggi.
E allora ci chiediamo: come far comprendere il mondo delle professioni già all’interno delle università? Come creare le condizioni per un rilancio della professione?
Sicuramente è fondamentale e necessario che i giovani colleghi diano il loro contributo aiutando i rispettivi Ordini e il nostro Consiglio nazionale con idee e iniziative concrete volte a preparare un “terreno fertile” per creare i presupposti per rendere possibile una carriera delle nuove generazioni all’interno del mondo professionale.
E sarebbe opportuno pubblicizzare queste idee su giornali, riviste e in occasione di convegni e riunioni con i nostri Ordini, al fine di contribuire a creare quella “influenza sociale invisibile” di cui parla J. Berger nel suo ultimo libro edito da Egea.
Seguendo questa strada, a Vicenza abbiamo programmato il nostro consueto evento annuale di ottobre focalizzandoci sulla tematica dell’inserimento dei giovani negli studi professionali, con posti riservati anche agli studenti universitari; parleremo di “dipendenti d’opera” con relatori di livello nazionale, specializzati nell’organizzazione di studi professionali e affronteremo – prima, durante e dopo l’evento – tematiche “inusuali”, troppo poco trattate, con l’intento di avviare una riflessione e un dibattito all’interno della nostra categoria.
Vi proponiamo alcuni spunti di riflessione, per anticipare le tematiche del convegno:
- a livello contrattuale, è conveniente formalizzare il rapporto di collaborazione tra studio e giovane abilitato?
- sul fronte assicurativo, il giovane professionista può evitare di sottoscrivere una propria assicurazione e affidarsi esclusivamente alla polizza dello studio? E in caso di errori nella gestione dei clienti di studio chi risponde?
- in tema di procacciamento di clientela, come compensare la rinuncia al procacciamento a volte imposta dallo studio al professionista junior senza compromettere il rapporto di collaborazione instaurato?
- sul piano del rispetto tra professionisti, già trattato nel Codice deontologico nazionale, ci sono ulteriori considerazioni che possono essere avanzate anche in un’ottica di passaggio generazionale all’interno degli studi?
Se il mondo richiede adattabilità e apertura mentale, “apriamo” alle iniziative che partono dai giovani per i giovani. E a tutti voi, giovani colleghi da ogni parte dell’Italia, chiediamo di contattarci per avviare insieme nuove iniziative per la nostra categoria, con l’obiettivo di condivisione, riflessione e confronto ad ampio raggio, senza alcun vincolo di età anagrafica.
Per informazioni sull’evento: www.ugdcec.vi.it
Andrea Cecchetto e Irene Cocco
Presidente e Tesoriera UGDCEC Vicenza
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