Beni finiti per interventi di recupero con IVA del 10%
L’agevolazione riguarda sia gli acquisti effettuati dall’installatore che dal committente dei lavori
L’acquisto di beni finiti nell’ambito degli interventi di recupero edilizio (manutenzione, ristrutturazione edilizia, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione urbanistica) spesso porta ad interrogarsi su quali siano le eventuali limitazioni soggettive per poter applicare l’aliquota IVA agevolata.
Si tratta di quei beni che, come riportato nella R.M. n. 22/98, pur incorporandosi nella costruzione, sono comunque riconoscibili e suscettibili di ripetute utilizzazioni (a titolo di esempio, rientrano in tale nozione gli ascensori, gli infissi, i sanitari per bagni, le porte interne ed esterne).
Per quanto concerne gli interventi di restauro e risanamento conservativo (art. 3, comma 1, lett. c) del DPR 380/2001) ovvero di ristrutturazione edilizia (art. 3, comma ...
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