Fusioni «neutre» per le stabili organizzazioni italiane
Perdite fiscali trasferibili tra le S.O. italiane dell’incorporata e dell’incorporante, anche se le rispettive case madri sono residenti all’estero
La risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 161 di ieri ha chiarito che, nelle operazioni di fusione tra due società non residenti, ciascuna dotata di stabile organizzazione in Italia, le perdite fiscali della branch italiana della società incorporata possono essere riportate in capo alla branch italiana della società incorporante alle condizioni previste dall’art. 181 del TUIR, ovvero secondo le disposizioni “interne” dell’art. 172 comma 7, proporzionalmente alla differenza tra gli elementi dell’attivo e del passivo effettivamente connessi alla stabile organizzazione sita in Italia (di fatto, al patrimonio netto della S.O.).
Il caso oggetto della risoluzione riguarda due società estere, la Alfa (francese) e la Beta (lussemburghese), quest’ultima dotata ...
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