I «vecchi» dividendi non scontano la ritenuta a titolo d’imposta del 26%
Le norme transitorie della L. 205/2017 salvaguardano sino al 2022 il regime impositivo proprio del periodo di formazione degli utili
È entrato in vigore dal 1° gennaio 2018 il nuovo regime dei dividendi così come ridisegnato dall’art. 1 commi 999 e seguenti della L. 205/2017.
Obiettivo della riforma è quello di uniformare l’imposizione gravante sugli utili di natura qualificata e non qualificata delle persone fisiche non imprenditori, prevedendo anche per i primi la ritenuta a titolo d’imposta nella misura del 26% in luogo della tassazione con le aliquote marginali IRPEF su una base imponibile parziale (40%, 49,72% o 58,14%, a seconda del periodo di formazione degli utili).
L’intervento della L. 205/2017 è stato abbastanza articolato, per cui è necessario individuare le situazioni in cui le nuove norme esplicano efficacia rispetto a quelle in cui continuano ad applicarsi i previgenti regimi impositivi. ...
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