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Il giudice penale non sempre motiva le differenze con il tributario

Il principio non vale in capo al Tribunale che riesamina il sequestro preventivo

/ Maurizio MEOLI

Giovedì, 1 febbraio 2018

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È orientamento assolutamente consolidato nella giurisprudenza di legittimità quello secondo il quale, ai fini dell’individuazione del superamento delle soglie di punibilità previste da quasi tutti i reati tributari, sia compito del giudice penale accertare l’ammontare dell’imposta evasa, attraverso una verifica che può anche sovrapporsi ed entrare in contraddizione con quella eventualmente effettuata dinanzi al giudice tributario (cfr., tra le altre, Cass. nn. 39379/2016 e 21213/2008).

In particolare, è stato precisato che, il giudice penale può ricorrere ai verbali di constatazione della GdF, nonché all’accertamento induttivo dell’imponibile da parte degli Uffici finanziari quando le scritture contabili imposte dalla legge siano state omesse o irregolarmente tenute. ...

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