Le cessioni di partecipazioni in società estere perdono il credito d’imposta
Dal 2019 anche le plusvalenze «qualificate» scontano l’imposta sostitutiva del 26%, e non più la tassazione progressiva IRPEF
La riforma del regime delle plusvalenze realizzate dai soggetti non imprenditori impone una revisione complessiva della pianificazione fiscale per le operazioni su base transnazionale, in vista della piena efficacia delle nuove disposizioni per le cessioni effettuate dal 1° gennaio 2019.
Per quanto riguarda le cessioni di partecipazioni in società estere effettuate da soggetti residenti in Italia, le modifiche esplicano efficacia in capo alle persone fisiche e agli enti non commerciali che non detengono le partecipazioni in regime di impresa, nonché alle società semplici: in questi casi, se le partecipazioni sono qualificate le plusvalenze verranno attratte nell’ambito applicativo dell’imposizione sostitutiva del 26% prevista dall’art. 5 del DLgs. 461/97, al pari delle componenti
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