La cooperativa risponde per i proventi illeciti realizzati dal suo presidente
La Cassazione ha confermato la legittimità del recupero a tassazione di maggiori redditi d’impresa non dichiarati
È oramai consolidato il principio in base al quale il comportamento illecito dell’amministratore, compiuto nella sua qualità e riconducibile all’oggetto sociale, sia direttamente imputabile all’ente collettivo.
Ci si potrebbe chiedere se ciò valga anche in ambito tributario e, in particolare, in relazione ai proventi illeciti.
L’occasione per discuterne è fornita dalla Corte di Cassazione che, con la pronuncia n. 12675 del 23 maggio scorso, ha affermato la diretta imputazione della condotta illecita perpetrata dal presidente di una società cooperativa alla cooperativa stessa e, per tale ragione, ha confermato la legittimità del recupero a tassazione di maggiori redditi d’impresa non dichiarati.
Il caso sottoposto ai giudici di ultimo grado riguardava il presidente ...
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