Solo i danni all’amministratore revocato
Vizi formali della delibera di revoca eccepibili dal CdA e non dal consigliere revocato
L’impugnazione per motivi procedurali della delibera assembleare di revoca di un amministratore spetta al CdA e non al singolo amministratore revocato, il quale neppure può contestare individualmente la legittimità sostanziale della decisione presa, in funzione della sua immediata reintegrazione, non avendo un diritto soggettivo alla permanenza in carica, ma solo quello di invocare l’eventuale assenza di giusta causa di revoca ai fini del risarcimento dei danni.
Ad affermarlo è il Tribunale di Roma nel provvedimento cautelare reso il 4 aprile scorso.
Nella specie, la delibera assembleare con la quale una società (cooperativa) per azioni aveva disposto la revoca di un componente del CdA veniva impugnata dallo stesso perché, tra l’altro, la questione non risultava inserita nell’ ...
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