La dilazione dei ruoli non interrompe la prescrizione
Non bisogna male interpretare la sentenza n. 16098/2018 della Cassazione
Una delle eccezioni che, sovente, oppone il contribuente nelle liti di riscossione, per così dire, “avanzate”, cioè successive alla notifica della cartella di pagamento o dell’accertamento esecutivo, consiste nell’intervenuta prescrizione del credito.
In base al panorama normativo e giurisprudenziale del momento, la prescrizione, che comincia a decorrere successivamente agli atti appena indicati, è di dieci anni per le imposte più comuni (imposte sui redditi, IVA, IRAP, registro, successioni) e di cinque anni per i tributi locali e per ogni tipo di sanzione amministrativa tributaria.
Naturalmente, la prescrizione può essere interrotta sia dall’ente impositore, ad esempio con l’intimazione ad adempiere, sia dal contribuente. In quest’ultimo caso, entra ...
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