Ricongiunzione, totalizzazione e cumulo da confrontare
Gli strumenti hanno costi, tempistiche e opportunità differenti
In ragione della continua evoluzione del mercato del lavoro, accade sempre più spesso che i lavoratori che hanno avuto una carriera lavorativa discontinua, in quanto iscritti a due o a più gestioni previdenziali obbligatorie, intendano riunire sotto un unico tetto pensionistico le quote dei contributi versati.
A tal fine, il legislatore fornisce tre strumenti in grado di garantire il raggiungimento dei requisiti minimi pensionistici, ossia la ricongiunzione (L. 45/1990), la totalizzazione (DLgs. 42/2006) e il più recente cumulo (L. 232/2016).
Sebbene i predetti strumenti abbiano la medesima finalità, l’utilizzo dell’uno o dell’altro deve essere oggetto di una preventiva analisi, in quanto caratterizzati da costi differenti e, soprattutto, da tempistiche e opportunità diverse. ...
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