Rebus deducibilità per l’inesistenza soggettiva
Giurisprudenza tributaria e penale approdano a soluzioni opposte
In giurisprudenza, si assiste ad un contrasto tra la Cassazione penale e la Cassazione sezione V tributaria, in merito alla legittimità circa la deduzione di costi derivanti da operazioni soggettivamente inesistenti.
Infatti, se, in caso di inesistenza soggettiva, ferma restando la necessità di tutela del cessionario incolpevole, è pacifica la negazione del diritto di detrazione IVA, così non è per la deduzione del costo ai fini delle imposte sui redditi, in special modo dopo le modifiche apportate dal DL 16/2012 all’art. 14 comma 4-bis della L. 537/93.
Quest’ultima norma stabilisce che “non sono ammessi in deduzione i costi e le spese dei beni o delle prestazioni di servizio direttamente utilizzati per il compimento di atti o attività qualificabili come delitto non colposo ...
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