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Dalla competenza di febbraio 2019 l’elemento «QualProf» individua le attività gravose

/ REDAZIONE

Venerdì, 18 gennaio 2019

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Con il messaggio n. 208 pubblicato ieri, l’INPS ha reso noto che, al fine di individuare le mansioni svolte dal lavoratore e rendere più agevole e veloce l’istruttoria per il riconoscimento dei requisiti che danno diritto di accesso all’indennità “APE sociale” e al pensionamento anticipato per i lavoratori precoci (L. 232/2016), da parte degli esercenti attività lavorative c.d. “gravose”.

Nello specifico, il flusso UniEmens è stato integrato con l’elemento “QualProf” ove dovrà essere valorizzata, a decorrere dalla competenza febbraio 2019, la Qualifica professionale ISTAT (CP2011) corrispondente alle mansioni realmente esercitate dal lavoratore nel mese. Valorizzando, con cadenza mensile, tale elemento, l’INPS potrà inoltre acquisire direttamente, tramite il flusso UniEmens, informazioni che attualmente vengono richieste al datore di lavoro mediante l’attestazione di mansioni, probanti lo svolgimento di attività, nel caso in cui lo svolgimento delle medesime determini effetti previdenziali sia di tipo contributivo che pensionistico (sgravi, benefici, esodi massivi, ecc.). I codici da apporre nel nuovo elemento sono i medesimi già in uso al datore di lavoro per la compilazione del modello telematico UNILAV.

Infine, spiega l’Istituto di previdenza, il campo “QualProf”, analogamente al campo “Qualifica 1/2/3”, dovrà essere valorizzato anche in caso di mancata prestazione lavorativa per ferie, aspettativa o assenza con titolo alla copertura figurativa (settimane valorizzate “1” o “2”). In tal caso il campo “QualProf” andrà valorizzato con le mansioni che il lavoratore assente avrebbe svolto se fosse stato in servizio.

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