La riduzione dell’IRES non assolve dalla precedente dichiarazione infedele
Resta fermo il superamento della soglia di punibilità al tempo vigente
La riduzione dell’aliquota IRES non è una modifica normativa di carattere più favorevole per il contribuente destinata a trovare applicazione retroattiva ai fini del calcolo dell’imposta evasa e del conseguente superamento della soglia di punibilità.
Ad affermarlo è la Cassazione nella sentenza n. 11520, depositata ieri.
Nel caso di specie, l’amministratore di una srl era stato condannato, sia in primo grado che in appello, perché, nella dichiarazione dei redditi relativa al 2008, indicando elementi attivi inferiori a quelli effettivi, nonché elementi passivi fittizi, aveva determinato l’evasione di un’IRES pari a circa 167.000 euro, di ammontare superiore alla soglia di punibilità in allora vigente per la fattispecie di dichiarazione infedele. Si ricorda, infatti, ...