Revisione della «mini IRES» in vista già per il 2019
La tassazione agevolata degli utili sarebbe svincolata dalle modalità di reimpiego degli stessi
Il decreto “crescita” che il Governo si appresta ad approvare dovrebbe modificare, in senso restrittivo, l’agevolazione per gli utili reinvestiti in beni strumentali e in nuova occupazione approvata con l’ultima legge di bilancio (art. 1 commi da 28 a 34 della L. 145/2018).
Nel suo impianto originario (che verrebbe completamente sostituito in sede di approvazione del nuovo decreto), l’agevolazione, c.d. “mini IRES”, è finalizzata a ridurre di nove punti percentuali l’aliquota IRES (quindi dal 24 al 15%) sulla parte del reddito corrispondente agli utili accantonanti a riserve indisponibili reinvestiti in beni strumentali e/o in nuovi occupati; analogo vantaggio è previsto per i soggetti IRPEF, con una riduzione di nove punti percentuali sull’imposta
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