Terza bocciatura per l’accordo Ue sulla Brexit
Sempre più probabile la soluzione «no deal», con gravosi effetti ai fini IVA e doganali
Nel pomeriggio di ieri, la Camera dei Comuni britannica ha bocciato per la terza volta, con 344 voti contrari e 286 favorevoli, l’accordo raggiunto tra Regno Unito e Unione europea sulla Brexit.
In base alla decisione del Consiglio Ue adottata d’intesa con il Regno Unito lo scorso 22 marzo, la mancata approvazione dell’accordo di recesso esclude l’ipotesi di una proroga della Brexit al termine del 22 maggio 2019, consentendo soltanto un più breve rinvio al prossimo 12 aprile (rispetto all’originaria scadenza di fine marzo).
Qualora il Regno Unito non dovesse presentare, entro tale data, un’ulteriore richiesta di proroga, congiuntamente a una nuova proposta di uscita “regolamentata” dall’Unione, si concretizzerebbe l’ipotesi “no
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