Rischio di sanzioni elevate per le retribuzioni pagate in contanti
L’attuale meccanismo prevede una sanzione non diffidabile di 1.666,66 euro per ogni mese
A quasi dieci mesi dalla piena operatività dell’obbligo di tracciabilità dei pagamenti è già possibile stilare un primo bilancio di una normativa che ha sicuramente il pregio di rendere certi e trasparenti gli adempimenti retributivi, ma che può produrre, in certi casi, in ragione di un trattamento sanzionatorio particolare, effetti indesiderati attraverso l’irrogazione di sanzioni elevate anche nei riguardi di condotte dal modesto disvalore, frutto più di leggerezza che di effettiva volontà elusiva.
In base a quanto disposto dall’art. 1 comma 910 della L. 205/2017, a far data dal 1° luglio 2018 non è più possibile retribuire in contanti i propri dipendenti, in quanto la norma impone, a fini di piena tracciabilità dei flussi retributivi e a tutela dei lavoratori, di servirsi ...
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