Prospetto delle società di comodo a ostacoli per le fusioni
Norme sulle società non operative e in perdita sistematica da adeguare al particolare contesto dell’aggregazione delle aziende
La prassi dell’Agenzia delle Entrate non ha mai esaminato in modo espresso le conseguenze della fusione tra due società ai fini della disciplina delle società non operative e in perdita sistematica.
In linea di principio, si deve ritenere che la successione dell’incorporante nelle posizioni (anche fiscali) dell’incorporata prevista dall’art. 2504-bis c.c. comporti, per le fusioni perfezionate nel 2018:
- da un lato, la necessità di sommare algebricamente redditi e perdite delle due società dichiarati per i periodi dal 2013 al 2017 al fine di valutare se, per il 2018, la società incorporante sia o meno di comodo in quanto “in perdita sistematica”;
- in secondo luogo, la necessità di verificare le cause di esclusione con riferimento alla posizione dell’incorporante
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