Lettere di intento con sanzioni rafforzate
Dal 2020 per il fornitore sanzione dal 100% al 200% dell’imposta se non verifica l’invio
A decorrere dal periodo d’imposta 2020, sono innalzate le sanzioni in capo ai fornitori di esportatori abituali che effettuano cessioni di beni o prestazioni di servizi in regime di non imponibilità IVA senza aver prima riscontrato per via telematica l’avvenuta presentazione all’Agenzia delle Entrate della dichiarazione d’intento.
La sanzione prevista dall’art. 7 comma 4-bis del DLgs. 471/97 è, difatti, parificata a quella del precedente comma 3, corrispondente a una somma dal 100% al 200% dell’IVA dovuta, fermo l’obbligo di pagamento dell’imposta medesima.
L’incremento, derivante dalle modifiche apportate dall’art. 12-septies del DL 34/2019 (c.d. decreto “crescita”), è sensibile giacché sino al periodo d’imposta 2019
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