Rischi per l’indipendenza di sindaco e revisore dalle relazioni d’affari
In presenza di minacce significative all’indipendenza, da valutare la possibilità di adottare appropriate misure di salvaguardia
Prima di decidere di accettare (o di mantenere) un incarico di sindaco o di revisore, il professionista deve valutare eventuali minacce alla propria indipendenza, tra le quali assumono particolare rilevanza quelle che possono derivare da relazioni di affari.
Si pensi, ad esempio, al caso di un dottore commercialista che ricopre il ruolo di amministratore delegato di una società di capitali (Alfa SpA), controllata interamente da una holding che ha come soci e amministratori tre persone fisiche (con quote di partecipazione pari, rispettivamente, al 40%, al 30% e al 30%). Tali soggetti sono, inoltre, soci (con le stesse percentuali detenute nella holding) e amministratori in una srl (Beta srl), che non ha legami partecipativi né con la holding né con altre società del gruppo, dove si vuole nominare
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