Bonus di 800 euro agli autonomi «automatico» ad aprile, selettivo a maggio
Ammortizzatori, compresi altri due mesi di proroga della NASpI per chi ce l’ha in scadenza, bonus automatici e in massimo 24 ore per gli autonomi, niente IVA sulle mascherine e gli altri dispositivi di protezione individuale per tutto il 2020, aiuti alle famiglie, un indennizzo per colf e badanti che non hanno potuto lavorare in questo periodo e risorse a fondo perduto per le PMI: il Governo tenta di accelerare su una manovra “espansiva imponente e mai vista dal dopoguerra a oggi”, come l’ha definita ieri in audizione sul DEF il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, che lavora per chiudere il testo entro giovedì.
Il decreto si avvia però a essere una manovra monstre, lievitata nel corso delle settimane, al punto che non si escluderebbe uno “spacchettamento”, partendo con un decreto di proroga di varie scadenze fiscali e della giustizia, come le intercettazioni, in attesa del voto del Parlamento su DEF e scostamento.
Su molti capitoli mancherebbe ancora la quadra in maggioranza: dovrebbe esserci un “sussidio temporaneo” per chi non ha nessun altro introito o aiuto pubblico e non può accedere al reddito di cittadinanza, ma ancora non è stata definita la platea cui rivolgersi né se sarà l’INPS a gestire il nuovo REM (reddito di emergenza) o se la regia sarà demandata ai Comuni. Tra gli altri problemi c’è anche il rientro al lavoro dei genitori con i figli a casa da scuola fino a settembre. Circa mezzo miliardo dovrebbe essere destinato al rinnovo del bonus babysitter e a concedere altri 15 giorni di congedi speciali.
Gualtieri assicura poi che si sta lavorando a un pacchetto di semplificazioni e promette, ad esempio, che non appena sarà varato il decreto con l’aumento a 800 euro per gli autonomi, l’indennità arriverà in automatico “entro 24 ore”. La terza mensilità, per il mese di maggio, potrebbe invece essere più “selettiva”, con paletti legati al reddito o ai carichi familiari o ai settori più colpiti.
Ci sarà poi un pacchetto di misure per le imprese: sul fronte fiscale dovrebbero essere riproposte “sospensioni, agevolazioni e semplificazioni”, cui si aggiungerà il rinvio degli adempimenti sulle accise e dell’obbligo generalizzato di invio telematico dei corrispettivi (con rinvio della lotteria degli scontrini). In più dovrebbero figurare “nuove cause di esclusione dagli ISA”.
Tra le misure studiate dal MISE entreranno, come ha confermato il Ministro Patuanelli, circa 15 miliardi per le imprese tra riduzione degli oneri fissi per le bollette elettriche, credito di imposta per gli affitti che sarà esteso, 8 miliardi per ristori a fondo perduto fino a 5 mila euro per 1,6 milioni di microaziende sotto i 10 dipendenti e altri 5 miliardi per consentire allo Stato di entrare nel capitale di quelle tra 10 e 249 dipendenti. Per le grandi imprese invece si attiverà Cassa depositi e prestiti con un plafond di 50 miliardi.
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