Welfare più ampio per gli iscritti alla CNPADC
Venerdì, 25 settembre 2020
Si allargano gli strumenti di welfare che la Cassa di previdenza dei dottori commercialisti può mettere a disposizione dei propri iscritti. D’ora in avanti, infatti, i professionisti che fanno parte della CNPADC potranno ottenere anche agevolazioni per l’accesso al credito e per l’accensione di mutui, oltre a contributi finalizzati a conciliare al meglio le esigenze personali e famigliari con quelle di tipo professionale.
La CNPADC potrà, ad esempio, aiutare gli iscritti e i pensionati a sostenere le spese per l’iscrizione dei figli ad asili nido, scuole materne, servizi di doposcuola, o supportare i costi per il ricovero in residenze sanitarie e servizi di cura per i familiari più anziani o in situazioni di fragilità.
Queste nuove agevolazioni sono previste dal nuovo art. 56-ter del Regolamento unitario relativo al sostegno di iscritti e pensionati, introdotto con una delibera adottata dall’assemblea dei delegati il 26 novembre dello scorso anno ma approvata solo in questi giorni dai Ministeri vigilanti.
Le agevolazioni potranno essere ottenute anche attraverso convenzioni e accordi con altri Enti che la Cassa sta portando avanti, come l’adesione all’iniziativa di Cassa depositi e prestiti per supportare l’accesso al credito da parte dei professionisti.
“Come Cassa da tempo abbiamo scelto di puntare sul welfare strategico – ha commentato Walter Anedda, Presidente della Cassa – dando vita a nuovi strumenti in grado di garantire il sostegno necessario ai colleghi nello sviluppo del loro percorso professionale. Una scelta risultata vincente come dimostrano le 1.600 domande per il bando per l’acquisto di beni strumentali degli studi professionali e le oltre 3 mila richieste di contributi per finanziamenti a copertura degli oneri di affitto che abbiamo ricevuto in questi mesi. Crediamo che vada in questo senso anche il sostegno alla conciliazione specie in un momento in cui lo sviluppo della professione, seppure in versione semi-agile, spesso si scontra con dei limiti ancora più importanti nella gestione degli impegni familiari ”.
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