Legittima la vigilanza del superiore gerarchico sull’attività lavorativa
Il datore può controllare l’adempimento delle prestazioni in modo diretto o con la sua organizzazione gerarchica, senza affidarsi a personale esterno
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 21888, pubblicata ieri, si è pronunciata in materia di controllo dell’attività lavorativa prestata dai dipendenti da parte di personale di vigilanza, ipotesi regolata dallo Statuto dei lavoratori all’art. 3.
Nello specifico, il caso riguarda un dipendente che era stato sottoposto alla vigilanza del suo superiore gerarchico e di un componente dell’ufficio ispettivo e che era stato successivamente licenziato per scarsa diligenza e una permanente inosservanza degli obblighi e dei doveri su di lui gravanti. Il lavoratore aveva quindi eccepito che il datore di lavoro, avendo svolto i controlli e le verifiche sulle prestazioni rese dai lavoratori attraverso la propria organizzazione gerarchica, senza quindi affidarsi a personale esterno
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