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Sospensione dei contributi previdenziali con criticità

/ REDAZIONE

Martedì, 17 novembre 2020

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Anche l’Associazione nazionale commercialisti (ANC), con il comunicato stampa di ieri, si unisce su quanto evidenziato dall’ANCL con riguardo alla sospensione dei contributi previdenziali e assistenziali per il mese di novembre 2020 disposta dall’art. 13 del DL 137/2020 (DL “Ristori”) e dall’art. 11 del DL 149/2020 (DL “Ristori-bis”), esprimendo il disagio dei professionisti che assistono le aziende. Tale situazione nasce, infatti, dall’errata indicazione dell’INPS con la circ. n. 128/2020, circa l’ambito soggettivo dei datori beneficiari dell’agevolazione in argomento, sostituita, nella tarda serata del 13 novembre, con la circ. n. 129/2020.

La norma, sul punto, sembra chiara. L’art. 11 comma 2 del DL 149/2020 sospende, infatti, anche il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali, dovuti nel mese di novembre 2020, in favore dei datori di lavoro privati che abbiano unità produttive od operative nelle aree del territorio nazionale, caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto (individuate con le ordinanze del Ministro della salute adottate ai sensi dell’art. 3 del DPCM del 3 novembre 2020 e dell’art. 30 del DL 149/2020), appartenenti ai settori individuati nell’Allegato 2 del decreto “Ristori-bis”.

Tuttavia l’INPS, almeno inizialmente, nel definire gli ambiti territoriali, aveva individuato come destinatari della suddetta sospensione i datori di lavoro privati la cui sede operativa è ubicata nelle c.d. “zone arancione e rossa”. Il giorno successivo, con la circ. n. 129/2020 ha invece previsto, quali destinatari, i soli datori appartenenti alle “zone rosse”, individuati con le ordinanze del Ministero della Salute del 3 novembre 2020 e del 10 novembre 2020. In pratica, la sospensione riguarderebbe le seguenti Regioni/Provincie autonome: Calabria, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Provincia Autonoma di Bolzano.

Infine, aspetto poco condivisibile riguarda proprio la chiusura da parte dell’Istituto alle nuove Regioni individuate con l’ordinanza del 13 novembre 2020 (quindi prima della scadenza fissata per il 16 novembre), la quale formalizza il passaggio alla zona rossa delle Regioni Toscana e Campania.

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