Perdite che non superano il test del patrimonio netto riportabili nella fusione
Rileva l’assenza del commercio di bare fiscali per consentire il riporto delle eccedenze in sede di fusione
In merito ai profili fiscali delle fusioni neutrali, il riporto delle perdite fiscali, delle eccedenze ACE, delle eccedenze di interessi passivi indeducibili ex art. 96 del TUIR maturate dalle società partecipanti (compresa l’incorporante) presenta tre limitazioni:
- la verifica della “vitalità”, ossia che nel Conto economico del bilancio precedente a quello in cui la fusione viene deliberata, sia presente un ammontare di ricavi e spese per prestazioni di lavoro subordinato non inferiore al 40% della media dei rispettivi importi calcolati sui conti economici dei due esercizi precedenti;
- l’ammontare dei patrimoni netti contabili di ciascuna delle società partecipanti alla fusione;
- la presenza di svalutazioni delle partecipazioni aventi rilevanza fiscale (valido per le
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