Professionisti e imprese minori attenti a incassi e pagamenti a cavallo d’anno
Lo strumento di pagamento utilizzato influenza il momento impositivo
Avvicinandosi la fine dell’anno, per i contribuenti che applicano il criterio di cassa (vale a dire, esercenti arti e professioni e imprese in contabilità semplificata) sorge la necessità di individuare quando i proventi e gli oneri si intendono, rispettivamente, “percepiti” o “sostenuti”, cioè il relativo momento impositivo.
Premettendo che, a tali fini, nessun rilievo assume l’emissione della fattura (Cass. n. 17306/2014), la questione si pone essenzialmente per i “movimenti” che avvengono con strumenti diversi dal contante (es. assegni, bonifici, bancomat o carte di credito).
In tale ipotesi, occorre infatti tenere presente lo sfasamento temporale che si verifica tra:
- la perdita della disponibilità del denaro da parte del cliente;
- l’acquisto
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