Nessun automatismo fra classificazione in default e segnalazione a sofferenza
La nuova disciplina non introduce il divieto di sconfinamenti che le banche, nel rispetto delle proprie policy, potranno concedere in caso di necessità
La Banca d’Italia è intervenuta ieri per chiarire termini e conseguenze essenziali della nuova definizione di “default” che tutte le banche e gli altri intermediari finanziari dovranno applicare dal 1° gennaio 2021. Il cuore dell’intervento è rappresentato da alcune FAQ, il cui obiettivo è quello di evitare allarmismi fra gli operatori economici, alimentati, a quanto pare, da una certa disinformazione.
Viene così specificato, in primo luogo, che non si tratta di una novità improvvisa. È una constatazione incontrovertibile: la nozione di default, infatti, risale al 2013 (Regolamento Ue 575/2013 sui requisiti di capitale delle banche) ed è stata poi oggetto di interventi di hard law e di soft law.
Tutti questi interventi avrebbero dovuto consentire di arrivare preparati ...
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