Valido il diritto al silenzio anche nei procedimenti davanti alla CONSOB
Per la Corte Ue il diritto costituisce una norma internazionale generalmente riconosciuta, che si trova al centro della nozione di equo processo
Nei procedimenti per abuso di informazioni privilegiate e di manipolazione del mercato, la normativa nazionale di uno Stato Ue può prevedere di non sanzionare una persona fisica, che, nel corso di un’indagine svolta nei suoi confronti dall’autorità competente, si rifiuti di fornire risposte che facciano emergere la sua responsabilità per un illecito passibile di sanzioni amministrative aventi “carattere penale” oppure la sua responsabilità penale.
Così si conclude la sentenza della Corte di Giustizia Ue relativa alla causa C-481/19, stabilendo la validità del c.d. “diritto a non autoincriminarsi” o “diritto al silenzio” anche nei procedimenti avanti alla CONSOB.
La questione era stata sollevata dalla Corte Costituzionale italiana (Corte Cost. n. ...
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