Bancarotta per i compensi da amministratore senza delibera assembleare
Se questi però risultano congrui, allora la fattispecie non è distrattiva ma preferenziale
Ai sensi dell’art. 2389 comma 1 c.c., i compensi spettanti ai membri del CdA sono stabiliti all’atto della nomina o dall’assemblea (se non sono stabiliti dallo statuto ex art. 2364 comma 1 n. 3 c.c.). E, quindi, ove lo statuto nulla disponga in merito al compenso dell’amministratore, competente per la relativa determinazione è l’assemblea dei soci, che può provvedervi sia con la medesima delibera di nomina dei soggetti preposti alle funzioni gestorie, sia con autonoma e separata deliberazione (cfr. Trib. Roma n. 3422/2017).
È stato anche precisato come, in mancanza di determinazione statutaria o dell’assemblea, rimangano prive di effetti altre eventuali forme di determinazione, come l’accordo orale eventualmente intervenuto fra amministratore e socio ...
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