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LAVORO & PREVIDENZA

Controlli difensivi sui dipendenti ammessi se preceduti dal fondato sospetto

Tali controlli sono validi anche dopo la riforma dell’art. 4 dello Statuto dei lavoratori, ma devono essere mirati ed ex post

/ Giada GIANOLA

Giovedì, 23 settembre 2021

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La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 25732 pubblicata ieri, 22 settembre 2021, risolve la questione sulla sopravvenienza dei c.d. “controlli difensivi” dopo la riforma dell’art. 4 dello Statuto dei lavoratori in materia di controlli a distanza, ammettendone, a certe condizioni, la legittimità.

Il concetto di controllo difensivo, elaborato durante la vigenza della vecchia formulazione del citato art. 4, ha matrice di natura giurisprudenziale: si tratta dei controlli finalizzati all’accertamento di comportamenti illeciti o vietati da parte dei dipendenti ammessi al di fuori dall’ambito applicativo di tale norma, a condizione che non risultassero diretti a verificare l’adempimento della prestazione lavorativa bensì a salvaguardare il patrimonio aziendale

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