La dichiarazione del cliente non esclude il reverse charge
Per le cessioni di prodotti elettronici dovuta l’inversione contabile se la vendita non è al dettaglio
L’applicazione del reverse charge, per le cessioni di tablet, laptop e console da gioco, da parte del fornitore, è indipendente dalla dichiarazione rilasciata dal cliente in merito all’uso del bene acquistato.
Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate, nella risposta a interpello n. 643 di ieri, esprimendosi in merito allo speciale meccanismo di cui all’art. 17 comma 6 lett. c) del DPR 633/72, applicabile sino al 30 giugno 2022 in quanto misura di deroga rispetto alla direttiva IVA.
Per console da gioco, tablet PC e laptop, nonché per i dispositivi a circuito integrato, quali microprocessori e unità centrali di elaborazione, il reverse charge si applica alle sole cessioni effettuate prima della “installazione in prodotti destinati al consumatore finale”.
L’Agenzia
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