Natura della comunione de residuo con effetti sulla circolazione dell’azienda
Se il coniuge non imprenditore diventa comproprietario, operano le norme sulla comunione
Ampiamente dibattuta in dottrina, e recentemente oggetto di un’ordinanza di rimessione alle Sezioni Unite (Cass. 19 ottobre 2021 n. 28872), è la questione della natura della comunione c.d. “de residuo” sui beni destinati all’esercizio dell’impresa di uno dei coniugi costituita dopo il matrimonio. Da questa discendono importanti conseguenze per i creditori dell’imprenditore e deriva l’applicazione di una diversa disciplina in caso di cessione dell’azienda.
La comunione “de residuo” è la comunione, residuale e differita, che viene a formarsi all’atto dello scioglimento della comunione legale dei coniugi, a condizione che i beni che ne formano oggetto non siano stati consumati prima di tale momento. Questa comunione ha a oggetto ...
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