Non sempre possibile correggere gli errori catastali
L’iscrizione di un immobile in Catasto è presupposto sufficiente per la sua tassazione
I fabbricati iscritti al catasto devono essere sempre assoggettati al tributo più “pesante” nel panorama della fiscalità comunale (ICI e IMU), anche se in realtà gli stessi al momento dell’iscrizione si trovavano in un diverso stato oggettivo di destinazione d’uso perché, ad esempio, “collabenti” o “non ultimati” e quindi non suscettibili di alcuna utilizzabilità.
Il principio generale, fortemente discutibile e non del tutto nuovo (per tutte, sentenze n. 24924/2008 e n. 20780/2016; ordinanza n. 31502/2019 della Cassazione), è desumibile dall’ordinanza n. 39574/2021 con la quale la Suprema Corte, accogliendo il ricorso dell’ente impositore, ha dato ulteriore continuità all’orientamento secondo cui:
- la semplice iscrizione al catasto ...
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