Le perdite non escludono l’avviamento
Del valore dell’azienda fa parte quello dell’avviamento, che si somma al valore degli altri beni in un’operazione che precede la detrazione di passività
Con l’ordinanza n. 4732, depositata ieri, la Corte di Cassazione ha ribadito che, in caso di cessione d’azienda, il valore dell’avviamento ai fini dell’imposta di registro può essere determinato applicando il metodo forfetario previsto dall’abrogato art. 2 comma 4 DPR 460/96 relativo all’accertamento per adesione. Resta ferma la possibilità per il contribuente di dimostrare un valore inferiore.
Riprendendo quanto espresso in precedenti decisioni (Cass. nn. 8642/2011, 28751/2005), la Suprema Corte, preliminarmente, ha ricordato che l’avviamento è costituito dal maggior valore che il complesso aziendale presenta rispetto alla somma dei valori di mercato dei beni che lo compongono. Per determinarlo ai fini del registro non assumono rilievo circostanze ...
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