Dovere di astensione dalla consulenza professionale per non aggravare il dissesto
Inammissibilità della domanda di insinuazione del credito professionale se la prestazione è inutile
Con l’ordinanza n. 5131, depositata ieri, la Corte di Cassazione si è espressa negativamente sul tema dell’ammissibilità al passivo del credito del professionista ove questo sia sorto in ragione di una prestazione del tutto inutile, poiché finalizzata al raggiungimento di un obiettivo ipotetico irraggiungibile.
La pronuncia in esame, in particolare, muove dal rigetto dei giudici di merito circa la richiesta, avanzata dal professionista, di vedersi riconoscere il proprio credito maturato in adempimento di un contratto di consulenza professionale mirato alla riorganizzazione di un gruppo societario poi dichiarato fallito.
La ragione del rigetto risiede nella considerazione che il professionista, sebbene consapevole che il processo di riorganizzazione non fosse attuabile – necessario,
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