Per i titoli di Stato della Russia possibile soluzione «all’argentina»
Prospettive di default sotto la lente degli intermediari che custodiscono i bond per conto dei clienti
La decisione della Banca centrale della Federazione Russa di non pagare gli interessi in scadenza sui propri titoli di Stato, o se tecnicamente possibile di onorarli in rubli, pone rilevanti questioni per gli intermediari che gestiscono, per conto degli investitori, tali attività, e naturalmente di riflesso per i sottoscrittori dei titoli.
Il peso della problematica è accentuato sia dall’elevato volume degli interessi in scadenza, sia dal tasso contrattuale, in più casi molto alto dato il corrispondente rischio Paese, concretizzatosi poi con gli eventi bellici delle ultime settimane.
Esiste allo scopo un precedente, riferito al default tecnico dell’Argentina del 2001, a seguito del quale erano state diramate dall’Amministrazione apposite istruzioni, le quali dovrebbero continuare
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