L’elusione dell’imposta di registro non può fondarsi su elementi extratestuali
Il conferimento con vendita di quote non può essere automaticamente riqualificato in cessione d’azienda
Il conferimento di azienda con successiva vendita di quote non cela una diretta cessione d’azienda, per cui è illegittima la riqualificazione dell’operazione effettuata dall’Agenzia delle Entrate ai fini della contestazione della maggiore imposta di registro astrattamente dovuta.
È questo il principio affermato dalla Corte di Cassazione con l’ordinanza 8 aprile 2022 n. 11435.
Ad avviso dei giudici, l’art. 20 del DPR 131/86 non contiene nessun riferimento all’abuso di diritto, trattandosi di una norma sulla semplice interpretazione degli atti. Il conferimento di azienda seguito dalla cessione delle partecipazioni della società, pertanto, non configura di per sé un vantaggio indebito, realizzato in contrasto con le finalità delle norme fiscali o con i principi
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