Proroga degli impatriati esclusa anche in caso di errato versamento
L’Agenzia equipara l’ipotesi di versamento carente a quella di omesso versamento
Con la risposta n. 383 di ieri, 18 luglio 2022, l’Agenzia delle Entrate ha formalizzato un’impostazione particolarmente penalizzante in merito all’esercizio dell’opzione per l’estensione, per un ulteriore quinquennio, del regime dei c.d. vecchi impatriati, rientrati in Italia fino al 30 aprile 2019 (art. 5 comma 2-bis del DL 34/2019).
Il caso concreto riguarda un soggetto che, volendo beneficiare della proroga, ha versato, nel rispetto del termine transitorio del 30 agosto 2021, previsto per i soggetti che hanno concluso il primo periodo di fruizione dell’agevolazione il 31 dicembre 2020, un importo carente dell’onere di ingresso.
Nello specifico, il contribuente aveva individuato nell’imponibile previdenziale (campo 4 della sezione “Dati
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