Obblighi di registrazione con effetti diversi tra fornitore e acquirente nel call-off stock
La mancata annotazione delle operazioni sull’apposito registro da parte dell’acquirente non fa venir meno la semplificazione
Con la circolare n. 24 pubblicata ieri, Assonime, facendo seguito alla precedente circ. n. 29/2019, torna a esaminare il tema dei c.d. “quick fixes”, soffermandosi questa volta sulle norme di implementazione della direttiva 2018/1910/Ue contenute nel DLgs. 192/2021.
I “quick fixes”, lo si ricorda, sono le quattro soluzioni rapide introdotte dal legislatore unionale in attesa dell’adozione del regime definitivo degli scambi intracomunitari e sono volte a evitare che, nel sistema attuale, gli Stati membri applichino in modo non omogeneo le disposizioni della direttiva IVA, oltre che a contrastare possibili evasioni d’imposta.
In dettaglio, esse riguardano le operazioni intra-Ue effettuate in esecuzione di contratti di call-off stock, le c.d. “vendite a