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IMPRESA

Incerta la disciplina transitoria del Codice della crisi d’impresa

La prassi applicativa evidenzia le lacune legislative

/ Tania STEFANUTTO

Lunedì, 1 agosto 2022

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La riforma della crisi d’impresa deve fare i conti con l’interregno di due normative: il RD 267/42 e la L. 3/2012 da una parte e il DLgs. 14/2019 (in vigore dal 15 luglio) dall’altra.

L’art. 390 del DLgs. 14/2019, preposto a disciplinare la convivenza delle norme, non risolve tutte le criticità che stanno emergendo nella pratica.
La norma consta di tre commi: i primi due dedicati all’individuazione del dies a quo (una sorta di spartiacque) per delineare la disciplina applicabile per ogni singolo istituto in ambito concorsuale, il terzo comma dedicato solamente all’ambito penale.

Pensiamo agli accordi di ristrutturazione: la procedura è a formazione progressiva privatistica prima e pubblicistica dopo. Al termine delle trattative la sottoscrizione dell’accordo ...

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