Iniziativa del PM per l’istanza di fallimento svincolata dal procedimento penale
Anche le relazioni del curatore sono fonte di notitia criminis
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 28367 di ieri, ha confermato che il potere di iniziativa del pubblico ministero, ai fini della richiesta di fallimento ex art. 7 del RD 267/42, non deve essere necessariamente correlato alla pendenza di un procedimento penale.
L’intervento si pone nel solco della recente giurisprudenza di legittimità (si vedano, da ultimo, i recenti interventi nn. 27670, 27671 e 27675 del 21 settembre 2022) che priviliegia un’interpretazione estensiva dell’art. 7 del RD 267/42 e tale da includere anche le relazioni del curatore tra le fonti di possibile attivazione.
Secondo la giurisprudenza (Cass. n. 20400/2017), la ratio dell’art. 7, venuto meno il potere del Tribunale di dichiarare officiosamente il fallimento, è nel senso di estendere ...