Buoni acquisto ai dipendenti fuori campo IVA
Con la sentenza relativa alla causa C-607/20 di ieri, la Corte di Giustizia dell’Unione europea ha interpretato l’art. 26 par. 1 della direttiva IVA, affermando che non rientra nel campo applicativo dell’IVA l’attribuzione a titolo gratuito di buoni acquisto, da parte dell’impresa, al proprio personale nell’ambito di un programma di premi aziendali.
Nel caso di specie, venivano assegnati buoni acquisto ai dipendenti, a titolo di premio, sulla base di criteri derivanti dalla professionalità e del merito.
Ai fini della rilevanza IVA dell’operazione, i giudici osservano che l’attribuzione dei buoni nell’ambito di un programma dell’azienda “è volta a incrementare il rendimento dei suoi dipendenti e, quindi, al buon funzionamento e alla redditività dell’impresa”.
Per questa ragione, non è possibile ritenere che la prestazione sia effettuata per finalità estranee all’impresa e, in quanto tale, non rientra nell’ambito applicativo dell’IVA, trattandosi di operazione estranea all’art. 26 par. 1 della direttiva.
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