Obbligo di ritenuta e comunicazione dei dati delle locazioni brevi legittimo
La Corte di Giustizia, decidendo sul ricorso di Airbnb, cassa invece l’obbligo di nominare un rappresentante fiscale
Respinto dalla Corte di Giustizia il ricorso di Airbnb contro la normativa italiana sulle locazioni brevi nella parte in cui impone all’intermediario di comunicare i dati delle locazioni e di operare la ritenuta sui corrispettivi ove intervenga nel pagamento.
La Corte ritiene invece che non sia rispettosa della disciplina comunitaria la norma sull’obbligo di nomina di un rappresentante fiscale.
Questo, in breve, è il contenuto della sentenza del 22 dicembre 2022, relativa alla causa C-83/21.
Si tratta del ricorso intentato da Airbnb contro la normativa italiana in tema di locazioni brevi, di cui all’art. 4 del DL 50/2017, giunto alla Corte di Giustizia a seguito del rinvio pregiudiziale da parte del Consiglio di Stato (Cons. Stato 26 gennaio 2021 n. 777).
Si ricorda che tale disciplina
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