Accordi transattivi nella composizione negoziata con vaglio giudiziario
È dubbio che la norma contenuta nel decreto di attuazione del PNRR possa essere un volano per il definitivo decollo dell’istituto
La lenta partenza della composizione negoziata, sulla quale molto si era puntato soprattutto dopo l’abdicazione delle “misure di allerta”, induce il legislatore a trovare adeguati rimedi per dare nuova linfa all’istituto. La lettura dei primi dati a consuntivo, aggiornati al 5 gennaio 2023, restituisce, infatti, un quadro poco confortante con sole otto istanze ad esito favorevole. Davvero troppo poco per poter sperare in un radicamento della nuova filosofia di gestione della crisi; e in tal senso va la bozza del decreto attuativo del PNRR, approvato dal Consiglio dei Ministri il 16 febbraio (si veda “Rafforzamento di misure premiali e accordi transattivi nella composizione negoziata” del 18 febbraio 2023) che propone, in ottica di incentivo all’applicazione
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